La frontiera Verde oltre la Crisi

overlay_bg_w.pngoverlay_close2.gif 16/05/2012La frontiera Verde oltre la Crisi
Il primo Greening Camp italiano
La frontiera Verde oltre la CrisiLa Green Economy potrebbe davvero invertire la tendenza e costituire lo sguardo lungo oltre la crisi, e non solo da un punto di vista ambientale.
Un moderno new deal per affrontare la crisi economica e sociale insieme a quella ecologica, in grado di dare nuova linfa all’economia nella direzione di uno sviluppo sostenibile e a costo zero per le nuove generazioni.

All’Italia serve però maggiore consapevolezza e capacità di individuare un percorso di cambiamento e di sviluppo: un nuovo modello di sviluppo oltre la crisi è possibile. È questa la frontiera della green economy. Possiamo guardare in questa direzione, dobbiamo metterci in cammino e al tempo giusto passare alle nuove generazioni la fiaccola verde dell’economia verde affinché queste conquistino definitivamente la frontiera.

Proprio percorrendo questa strada, il Ministro dell’Ambiente,Corrado Clini, ha voluto promuovere il primo Greening Camp.l
Il Camp vuole essere la bussola di questo cammino. Il cammino di chi, classe dirigente, imprese leader, operatori di settore, con la spinta propulsiva di giovani laureandi e neo laureati, intende scommettere sulla green economy. Abbiamo immaginato un luogo ed uno spazio innovativo in cui mettere a confronto le esperienze maturate in grado di generare valore aggiunto e le idee che si ritengono possano contenere maggiore quantità di futuro.
Per questo cambio di passo abbiamo attivato le migliori università italiane, cercando le migliori risorse giovani interessati al tema dell’ambiente e dell’economia sostenibile. In questo modo creando un network tra istituzioni, università, imprese e investitori, la frontiera della green economy diventa approdo finalmente raggiungibile.

Questo cammino, tuttavia è ancora lungo e passa per alcune aree di sosta in cui ragionare su temi di portata strategica, leGreen Zone, aree di incontro in specifiche tematiche ambientali, determinanti in un’ottica di sviluppo e sostenibilità. Solo dopo i giusti approfondimenti, infatti, frutto di uno scambio fervido e fecondo si potrà riprendere il cammino con migliore lena.

L’iniziativa, organizzata con la collaborazione della Luiss Guido Carli e di ItaliaCamp, vuole rappresentare una occasione per far emergere idee, progetti e risorse umane che possano determinare l’affermazione di un primato italiano nell’ambito di un settore economico che contribuirà in modo decisivo alla crescita del nostro Paese e dell’Europa.
Futuro green? La nostra risposta vuole essere: “L’Italia c’è”! L’appuntamento è per il prossimo 31.5.2012 a Roma.

Queste le Green Zone tematiche:

1.Gestione Integrata del Ciclo dei Rifiuti

Storie di straordinaria normalità: gestione integrata del ciclo di rifiuti. dalla logica emergenziale e commissariale ad una gestione ordinaria. Pensare nuove forme di gestione integrate dei rifiuti, in modo tale da valorizzare lo scarto come risorsa e soprattutto integrare a monte le pratiche di riutilizzo o l’efficientamento dei sistemi di produzione energetica da biomasse.

2.Efficienza energetica in tutti i settori

Anche la cicala può diventare formica: sistemi di efficientamento energetico; il moderno sistema di gestione integrata di produzione e consumo energetico sta rivoluzionando il modo di pensare ed utilizzare l’energia. Infatti, la possibilità di far parlare domanda e offerta, propone nuovi scenari nei quali l’efficienza ed il risparmio energetico passano anche per la predisposizione e la diffusione di sistemi intelligenti ed integrati (smart grid), in grado di sviluppare nei prossimi anni la produzione energetica da fonti alternative (grid parity).

3.Materiali e Innovazione dell’edilizia

Se per fare un tavolo ci vuole un fiore, usiamo lo stesso fiore per la nostra casa. Negli ultimi anni il settore delle costruzioni ha conosciuto una nuova fase di forte crescita, dovuta soprattutto alla importante richiesta di spazi abitativi nuovi. Da questo punto di vista è importante rivedere i principi della progettazione edilizia in modo tale da sviluppare un processo collettivo attraverso il quale l’ambiente costruito raggiunge nuovi livelli di equilibrio ecologico (Loftness, 1994).

4.Protezione del territorio e tutela del paesaggio

Nessun problema può essere risolto congelandolo. E’ fondamentale per il nostro Paese sviluppare una strategia di tutela e promozione dell’ambiente di ampio e respiro e con una visione larga. Fare questo significa superare la logica dei divieti e dei veti o nimby e affrontare con proposte e investimenti innovativi i temi della sicurezza del territorio, della tutela e della qualità dei paesaggi, nonché della promozione delle nostre immense risorse naturali.

5.Fiscalità ambientale

È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio. Ripensare gli schemi di coinvolgimento dei cittadini nei processi di tutela e valorizzazione ambientale. Il risparmio energetico, la qualità delle risorse e la tutela dell’ambiente sono temi che non devono essere vissuti come un’imposizione o un freno alle attività umane. Bisogna quindi pensare a nuove forme di investimento “ambiente friendly”, comprese anche misure di incentivazione fiscale, per permettere il mantenimento di un giusto equilibrio tra scarsità delle risorse e consumi.

6.Gestione integrata del Ciclo delle Acque

S’i fossi acqua. Attivare ricerche e strumenti sperimentali innovativi finalizzati a salvaguardare e pianificare la gestione della risorsa idrica e degli ambienti ad essa associati attraverso tecnologie ecocompatibili. In particolare, è interessante discutere di nuovi progetti di recupero Eco-sistemico, di riqualificazione fluviale, impianti per l’affinamento di acque di prima pioggia, acque di lavaggio, acque reflue civili o industriali.

7.Energie alternative

Efficiente e Pulita, questa è la sfida. L’Energia “pulita” prodotta dalle fonti rinnovabili ci permette oggi di ridurre il livello di emissioni da fonti tradizionali e contribuisce ad avvicinarci all’auspicabile traguardo di abbattimento delle quote di CO2; è indubbio ed evidente tuttavia che da sola non basti a contenere il sempre crescente fabbisogno di energia e quindi a ridurre in maniera significativa l’utilizzo dei combustibili fossili; ecco perché per arrivare a un mix energetico efficiente e sostenibile per le generazioni future le energie alternative rappresentano la prima vera e concreta opportunità “efficiente e pulita”.

8.Biotecnologie

Biotecnologie tricolori. Se il nostro Paese risulta in ritardo nello sfruttamento industriale delle conoscenze scaturite dalla ricerca biotecnologica, altrettanto non si può certo dire circa il livello delle competenze scientifiche disponibili. Valorizzare la ricerca applicata nel settore della salute (Red biotech), dell’agroalimentare (Green biotech) e delle biotecnologie industriali (White biotech) per innescare il circolo virtuoso tra investimento pubblico e attrazione di finanziamenti privati. Potenziare il sistema di trasferimento tecnologico dalla ricerca all’industria, da un lato, dotando le università del necessario supporto di business development, garantendo dall’altro un quadro normativo per la protezione della proprietà intellettuale delle invenzioni biotecnologiche

9.Mobilità urbana sostenibile

La città sostenibile e la nuvola verde dei trasporti: Le nostre città devono uscire dall’asfissia che le circonda e ricrearsi per rendere più sostenibile il nostro futuro e quello delle nuove generazioni. La mobilità deve essere ripensata incentivando ed investendo sulle reti di conduzione elettriche e integrando le forme a dimensione umana con i mezzi intermodali di trasporto leggero. La città non più come luogo di ostacoli e barriere ma come spazio urbano in cui vivere e spostarsi “smart & green” (smart cities).

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